sabato 28 luglio 2012

Intraprendenza + passione = vendite

L'autoproduzione letteraria ben si sposa alle iniziative personali di autori esordienti che amano sperimentare nuove formule letterarie da promuovere con siti e blog costruiti ad hoc. Ecco l'esperienza di tre giovani autori esordienti (o Penne indipendenti italofone, come da etichetta) che possono fornire utili spunti a chi intende intraprendere un'avventura del genere.

Simone Sacchini, siciliano 27.enne, ha forgiato raccontiapuntate, portale web in cui sono raccolti racconti di stampo umoristico, tragicomico e drammatico contraddistinti da una precisa particolarità: sono tutti suddivisi in unità minime che si possono leggere in appena due minuti. Il sito ha inoltre permesso al giovane di lanciare una rubrica mensile legata a dei consigli di lettura e la pubblicazione di un libro autoprodotto.

Anche Davide Frangella ha adottato una strategia simile dando vita a "Racconti brevissimi", venduto a meno di un euro su Amazon Kindle e altri canali. L'opera è stata criticata per alcune sbavature a livello di forma e di contenuto e anche la lunghezza del testo - undici racconti per una manciata di pagine - non ha soddisfatto tutti i lettori, ma Frangella è comunque riuscito a scalare alcune classifiche di vendita online per un certo periodo. Nel forum di Simplicissimus è possibile avere una rassegna delle recensioni ottenute dall'autore negli scorsi mesi.

Ultimo ma sicuramente non ultimo, il caso esemplare di Zero Calcare (28 anni) che ha creato un blog dove caricare le proprie vignette (raccomandatissime) e si è lanciato nell'autoproduzione letteraria in formato cartaceo arrivando alla quinta tiratura nel giro di poche settimane (maggiori info a questo indirizzo). Il volume è inoltre stato ristampato da una casa editrice - la Bao Publishing - a colori.
Il gran seguito generato dai disegni di Zero Calcare e gli ottimi riscontri a livello commerciale dimostrano come l'autoproduzione richieda sì tempo ed energie - lo stesso fumettista parla dei lunghi viaggi per rifornire le librerie in più vignette -, ma è in grado di portare a importanti risultati. Certo i fumetti rappresentano una forma di espressione molto più immediata di un qualunque testo scritto, ma il risultato non cambia: se uno offre prodotti validi nessuno contesta la mancanza di un editore. L'importante è far passare il messaggio e sperare nel passaparola, la forma più potente di marketing. E come Zero Calcare dimostra, blog e reti sociali aiutano. E molto.

venerdì 13 luglio 2012

Amazon, formula di un successo

Ho atteso un po' prima di scrivere del Kindle Direct Publishing (KDP), il servizio di autopubblicazione di Amazon, per dare modo ai miei due ebook ("690 anni dopo e altri racconti" e "Sulle tracce di Re Artù" in vendita al prezzo minimo disponibile) di sperimentare sulla loro pelle digitale le peculiarità di questa piattaforma. Ecco in breve sintesi i motivi per i quali Amazon gode di un buon margine sui diretti concorrenti nel campo dell'editoria digitale.

A differenza dei due portali presentati sino a ora in questo blog (Smashwords e Stealth), KDP ha innanzitutto un grosso vantaggio: distribuisce i libri digitali su canali di vendita gestiti da lui stesso. Ciò facilita e velocizza qualunque modifica legata al contenuto, al titolo o alla copertina del libro. Basta caricare la nuova versione e l'aggiornamento verrà inoltrato in poche ore ai sei siti di vendita: amazon.com, amazon.co.uk, amazon.de, amazon.fr, amazon.es e soprattutto amazon.it. Le altre piattaforme invece richiedono più tempo, poiché il messaggio deve venire trasmesso a siti esterni.

Un altro pregio del KDP è la sua comunità online che risponde con solerzia e precisione a qualunque domanda legata alla pubblicazione, alla formattazione e alla vendita degli ebook. A onor del vero la sezione italiana non offre molti consigli - numerosi topic sono utilizzati solamente per promuovere i libri dei soliti utenti, ma quella inglese brilla per completezza e professionalità.

Per il resto, il KDP è caratterizzato da un sistema di gestione semplice ma allo stesso tempo professionale grazie al quale controllare lo stato delle vendite e i dettagli legati alla presentazione della propria opera. Un ottimo strumento, insomma, per chi punta all'autoproduzione e agli utenti Amazon, in possesso quindi di uno dei dispositivi Kindle o di un'applicazione dedicata per tablet o smartphone. E non sono pochi.