venerdì 20 giugno 2014

I Flipack Mondadori e l'inseguimento al formato e-book

Lanciato a fine aprile ma diffusosi in maniera capillare solo negli ultimi giorni, il flipack di Mondadori è oggi una realtà nella maggior parte delle librerie italofone. In molti hanno definito questo nuovo tipo di libro (simile a un taccuino Moleskine, con rilegatura cucita) una "rivoluzione del formato cartaceo", ma in pochi ne hanno sottolineato la vicinanza al formato digitale. La scelta del colosso di Segrate è insomma un inseguimento all'e-book, un tentativo reso palese sin dalla prima immagine promozionale diffusa dal sito inmondadori.it. Analizziamola.




Compatto nel formato
Il sottotitolo tiene a sottolineare che "occupa solo un sesto dello spazio di un'edizione tradizionale", e lo stesso si può dire di un qualunque lettore e-book attualmente in commercio. Le misure del Flipback: 14 centimetri di larghezza per 9,5 di altezza, spessore al di sotto dei due centimetri. E ora ecco i dati del Kobo Mini, in vendita sempre nelle filiali Mondadori: 10x13 e un'altezza di un centimetro. 

Completo nei contenuti
Un'indicazione meno peregrina di quel che potrebbe sembrare, visto che le edizioni Flipback fanno subito pensare alla possibilità di riduzione del testo, tanto è diverso il formato (il volumetto si legge in verticale) e la qualità della carta (leggera e ultrafina, quasi trasparente). 

Con te, sempre
Sia le dimensioni, sia i titoli di lancio (tutti bestseller della casa di Segrate con nomi di punta come Fabio Volo, Luca Bianchini, Paolo Giordano e Margaret Mazzantini più gli autori di megaseller Dan Brown, John Grisham e Patrica Cornwell) mirano a un pubblico generalista che legge sul treno o sulla metropolitana. Professionisti e studenti che amano portare con sé un libro senza per questo rendere la propria borsa un macigno, insomma. Guarda caso, lo stesso concetto alla base degli e-book che (lo ricordiamo) permettono ai lettori di racchiudere una libreria di centinaia di titoli in pochi grammi. E a proposito di peso: un Flipback come La strada verso casa di Volo si aggira sui 124 grammi (a fronte dell'oltre mezzo chilo di un'edizione cartonata da 420 pagine), cioè lo stesso peso del già citato Kobo Mini.

Rivoluzionario nella forma
Introduce il nuovo approccio alla carta, con una lettura in verticale e la possibilità di leggere con una mano sola, sfogliando il libro con un semplice movimento del pollice. Qui la somiglianza al modello "e-book reader" è evidente, come sottolinea anche l'immagine.

Possiamo quindi affermare che il Flipback Mondadori è quanto di più simile vi sia sul mercato cartaceo all'esperienza data da un lettore e-book. A Segrate non si nascondono, e il direttore letterario Antonio Riccardi afferma che l'idea era proprio quella di avvicinare il nuovo prodotto a un e-reader qualsiasi. In tal ottica, anche la tanto dibattuta questione dei prezzi degli e-book assume un nuovo senso: la versione classica di La strada verso casa di Volo è disponibile oggi a un prezzo di copertina di 18 euro, in formato digitale sta sui 10 euro e il Flipack ne costa 12. Insomma, perché privarsi di un oggetto solido rispetto all'edizione digitale per due miseri euro?

L'iniziativa lanciata da Mondadori è senz'altro positiva e quasi sicuramente riscuoterà un buon successo, complice l'inizio della stagione estiva e delle vacanze scolastiche. E c'è di più: il lancio sul mercato di un prodotto del genere conferma non solo la diffusione del "concetto e-book" in Italia, ma anche la voglia di innovazione e di ibridizzazione carta-digitale che si è creata. Bisogna chiedersi: il Flipback sarebbe arrivato in Italia in queste settimane se non si fossero diffusi in maniera così capillari gli e-book reader? Forse no, visto che il brevetto olandese risale al 2009 e il lancio sul mercato britannico è datato 2011.

L'iniziativa è insomma da elogiare, perché porta la casa editrice di riferimento in Italia a sperimentare e a tentare una nuova via, senza sposare l'apocalittica visione manichea secondo la quale chi sposa il digitale abbandonerà di punto in bianco la carta. Mondadori è stata brava ad appropriarsi dei diritti di un prodotto innovativo e leggero, in grado di trasferire su carta i pregi del formato digitale. E sempre nel nome della ricerca di prodotti intermedi tra i due universi, sarebbe interessante osservare il medesimo processo nel senso inverso, magari (ipotizzo) attraverso la vendita di biglietti d'auguri con incluso un codice per scaricare sul cellulare un racconto o un romanzo breve a tema (legato quindi a un matrimonio, un compleanno...).

Il mercato è vergine, le possibilità ci sono. L'importante è saperle scovare, nella speranza che il digital divide si assotigli sempre di più.

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