lunedì 26 marzo 2012

Smashwords: bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno?

Oggi parliamo di Smashwords. Perché dovrebbe importarvene? Semplicemente perché si tratta di una delle migliori strade da imboccare per diffondere i propri ebook autoprodotti, e questo per almeno tre ragioni. Ma vediamo prima con cosa abbiamo a che fare.

Smashwords è una piattaforma dedicata alla distribuzione degli ebook. Nata nel 2008 dalla mente di Mark Coker (un nome che rivedremo posto su questo Bildungsblog), Smashwords ha coinvolto in solo quattro anni ben 35.000 autori per la pubblicazione di oltre 100 mila titoli digitali. Questi non solo sono stati messi in vendita sulla piattaforma, ma sono stati distribuiti a rivenditori virtuali esterni come Apple iBookstore (inclusa le filiali svizzera e italiana), Barnes & Noble (nota catena libraria statunitense), FNAC, e così via. 

Quanto si guadagna? L'85% del prezzo fissato se la vendita avviene su Smashwords, il 60% se viene coinvolto un altro negozio virtuale - che ovviamente vuole la sua fetta. Fino a qui Smashwords non si distacca troppo da piattaforme come Kindle Direct Publishing, il servizio di autoproduzione forgiato da Amazon. Sono tuttavia tre le peculiarità che rendono questa piattaforma speciale:
  • Il Meatgrinder. Lo so, detto così sembra il nome di un'arma da fuoco proveniente dall'ultima edizione di Gears of War, e anche la traduzione in italiano (il "tritacarne") non fa presagire nulla di buono. Ma l'apparenza inganna. Il Meatgrinder vi permette di trasformare i vostri file Word (quindi in formato .doc) in versioni più facili da leggere per i dispositivi portatili, adottando quindi formati come il PDF (soprattutto per tablet e PC), l'EPUB (iPad ed ebook reader in genere) o il MOBI (formato proprietario della Amazon per il Kindle). Non ho trovato ancora un altro sito che offrisse un servizio del genere e a titolo gratuito, quindi val la pena prenderne nota. (Postilla: certo Meatgrinder fa bene il suo lavoro, ma bisogna anche selezionare con attenzione cosa metterci dentro. Nessuno infilerebbe in un tritacarne un sacchetto di chiodi insieme alla carne di manzo pretendendo di ottenere degli ottimi hamburger, dico bene? Questo sarà il tema del prossimo post);
  • su Smashwords è possibile caricare i file e distribuirli gratuitamente, come dimostra il mio Sulle tracce di Re Artù. Non è una banalità. Numerose piattaforme rifiutano infatti ciò che è gratis poiché non possono applicare nessuna percentuale, Kindle Direct Publishing in primis. Smashwords è insomma un'ottima scelta per chi vuole abbinare ai propri titoli a pagamento qualche cosa di gratuito, così da promuovere la propria scrittura;
  • last but not least: Smashwords è aperto solo agli scrittori indipendenti. Ciò costituisce un duplice vantaggio: non si ha la concorrenza di scrittori affermati ed è più facile stringere amicizie e legami con gli altri autori. Si è tutti sulla stessa barca, insomma: aiutarsi è quasi un obbligo. Per questo è caldamente raccomandato lasciare recensioni e commenti dopo aver letto un ebook.
Smashwords è una piattaforma di riferimento negli Stati Uniti d'America, ma sul mercato italofono non si è ancora affermato. Molti potrebbero vedere la cosa con diffidenza, certi che un sito del genere - disposto a pubblicare di tutto - collassi su se stesso nel giro di qualche mese, che i prodotti di qualità vengano sommersi dal ciarpame, che sia impossibile far sentire la propria voce in un tale guazzabuglio di scrittori.

Sapete invece cosa ci vedo io? Un'opportunità. L'opportunità di avere un posto di rilievo tra gli autori che scrivono in italiano, di approfittare per primo delle potenzialità uno strumento che ancora pochi conoscono e di diffondere - oltre agli ebook - anche la voce.

Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? Staremo a vedere.

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