Oggi torno a parlare di piattaforme in vista di un post più corposo che mi vedrà tirare le somme dopo circa sette mesi di autoproduzione letteraria. Come insegna Konrath (autore statunitense di cui ho già parlato) elencherò le cifre inerenti i miei tre ebook, il mio blog e il mio sito Internet per capire dove si può migliorare e fare di più.
Ma veniamo al sodo: Scribd.com e Issuu.com sono due piattaforme ideate per caricare su Internet file di diverso formato, PDF inclusi. Insomma, se cercate un sito Internet dove mettere a disposizione di tutti i vostri testi, questi fanno al caso vostro. Rispetto alle dirette concorrenti presentano infatti numerosi vantaggi. Innanzitutto i loro servizi sono gratuiti - è sufficiente iscriversi per poter trasferire i propri testi che risulteranno così visibili a ogni utente. Inoltre, non c'è una data di scadenza come capita su altri portali dove i file sono scaricabili per un periodo breve (di solito 45 o 60 giorni). Unica "pecca": su Scribd, per poter salvare sul proprio PC un file di un altro utente, è necessario essere iscritti al portale - ma l'operazione ruba pochi minuti.
Qualcuno potrà domandare: perché caricare su Internet un PDF quando posso benissimo copiare il testo sulle pagine del mio sito o del mio blog, senza tante complicazioni? Ebbene, questo è uno dei primi insegnamenti che ho carpito dalla Rete all'inizio di quest'anno: le opere (siano esse brevi racconti, poesie o articoli giornalistici) devono essere scaricabili da Internet, e non semplicemente leggibili o disponibili.
La ragione è semplice: così facendo permetterete ai visitatori di scaricare il testo e archiviarlo sul proprio computer/tablet/cellulare in modo da poterlo leggere in un secondo momento, per esempio lungo il tragitto casa-lavoro o in viaggio. Ma non è solo la comodità del lettore che giustificherà tale scelta. Il file presente sul suo database rappresenterà infatti un memorandum costante della vostra esistenza, un incentivo alla lettura del testo e - allo stesso tempo - al download di ulteriori ebook o scritti. Per di più, è molto facile che l'utente condivida il testo con qualcun'altro grazie a un'e-mail o a un semplice copia/incolla, se sarà di suo gusto. Infine, vi sarà più facile tenere d'occhio il numero di download per capire che cosa piace di più ai vostri lettori.
Le piattaforme dedicate agli ebook in formato EPUB e MOBI (Smashwords, Stealth, Amazon,...) sono quindi sì importanti, ma non sottovalutate ciò che Scribd e Issuu possono fare i vostri file PDF. Il successo di voi, penne indipendenti in erba e non, passa anche da loro.
Mattia, ti segnalo Wattpad, una piattaforma che non mi pare tu abbia ancora trattato sul blog.
RispondiEliminahttp://www.wattpad.com/about
Si distingue da altre piattaforme perché dedicata alla pubblicazione, alla condivisione e alla lettura di testi su smartphone e tablet. Nell'ottica dell'autore indie mi sembra a una prima occhiata interessante, permette di comunicare con una platea che non coincide necessariamente con quella dei lettori tradizionali.
Già che ci sono aggiungo un elemento: relativamente al market di Android, mentre le applicazioni di Issuu e Scribd non superano ciascuna i cinquecentomila download, quella di Wattpad arriva almeno a cinque milioni, probabilmente perché solo quest'ultima nasce orientata alle piattaforme mobili.
RispondiEliminaGrazie mille! Molto interessante, ne avevo già sentito parlare ma solo di sfuggita. Dedicherò alla cosa un post in futuro ;-)
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