Penso che ogni scrittore debba leggere dei buoni manuali di scrittura lungo il corso di tutta la sua carriera letteraria. I concetti sono spesso ripetuti, i casi degni di nota si assomigliano tutti, i consigli sono più o meno sempre gli stessi. Eppure questo è un vantaggio poiché, come dicevano i latini, repetita iuvant. E fanno imparare.
In questo post presento sei tra i manuali di scrittura letti negli ultimi mesi che più mi sono stati utili: tre sono nati in formato cartaceo e tre sono stati scritti su blog e siti online, quindi a disposizione di tutti. Ho cercato di variare e trovare dei testi caratterizzati da un'impronta ben precisa, in modo da permettervi di trovare quello più adatto a voi.
- Franco Forte, Il prontuario dello scrittore: un agile volumetto che spiega alcuni concetti alla base della narrazione moderna e illustra i problemi più comuni rilevati nello stile degli esordienti, e non solo. Inoltre, offre suggerimenti su come proporre un manoscritto agli editori;
- Massimo Birattari, È più facile scrivere bene che scrivere male: il titolo dice tutto, ma bisogna sottolineare il fatto che l'autore non si rivolge solamente agli autori di narrativa, ma anche a chi ha a che fare quotidianamente con la scrittura. I suoi consigli mirano comunque al raggiungimento di uno stile leggero, agile e semplice, valido pertanto in ogni genere di contesto;
- Stephen King, On Writing. Autobiografia di un mestiere: si tratta di un libro a metà tra un'autobiografia e un saggio sulla scrittura. Se ne ricavano comunque interessanti indicazioni sul mestiere dello scrittore - specie quando si parla di rifiuti da parte delle case editrici;
- Come scrivere un romanzo in 100 giorni: il concetto è interessante; una lezione al giorno per oltre tre mesi, così da arrivare alla fine del periodo con un testo nuovo di zecca tra le mani. Da consigliare a chi ama fare poco (ma con costanza) e a chi non sa cosa fare quest'estate;
- I Manuali di Gamberetta: 1-Descrizioni; 2-Dialoghi; 3-Mostrare: lei è una blogger molto conosciuta in Rete soprattutto per le sue spietate recensioni di romanzi fantasy. Sostiene che al giorno d'oggi numerosi problemi di stile derivino dalla mancata osservanza di una semplice regola: "show, don't tell". Secondo questa legge, insomma, anziché raccontare che "Pietro era visibilmente stanco" bisogna mostrare la sua stanchezza: descrivere le occhiaie, lo sguardo spento, la testa a ciondoloni. Il lettore deve capire da solo che era stanco, un po' come capita nella vita di tutti i giorni quando incontriamo un amico e gli chiediamo: "Fatto le ore piccole?" Le esternazioni di Gamberetta nei confronti degli scrittori moderni - spesso nell'ambito fantasy - non sono sempre condivisibili, ma i suoi insegnamenti sono preziosi. E pure divertenti, il che non guasta. Da notare inoltre che di recente ha pubblicato un post sugli errori più comuni rilevati nei testi su cui lavora in qualità di editor. Da leggere con attenzione;
- Corso di scrittura di Fabio Bonifacci: sceneggiatore e scrittore, ha realizzato il corso per rispettare una vecchia promessa; è suddiviso in cinque lezioni e, dalla quarta in avanti, è richiesta solamente un'iscrizione gratuita al sito per proseguire nella lettura. Bonifacci è un professionista, sa quello che scrive e si vede; il suo è un approfondimento a tutto tondo sulla professione dello scrittore e gli ostacoli che costellano il percorso verso la realizzazione di un testo (racconto, romanzo, sceneggiatura,...).
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